Venerdì 8 settembre con inizio alle 18.30 si terrà a Cividale del Friuli presso il «Curtîl di Firmine» la conferenza «La Mela di Newton» dedicata alla figura e all’opera del poeta friulano Pierluigi Cappello (1967-2017). Interverranno Mario Turello, saggista e critico letterario, e chi scrive in qualità di presidente dell’Associazione Pierluigi Cappello.
Pierluigi Cappello è vissuto a Chiusaforte fino all’incidente motociclistico che nel 1983 lo ha costretto sulla sedia a rotelle; e poi a lungo a Tricesimo, passando gli ultimi anni a Cassacco.
Poeticamente esordisce nel 1994 con Le nebbie (Campanotto Editore, Pasian di Prato). Poco dopo inizia per lui un periodo culturalmente molto attivo, in cui contribuisce a fondare ed animare l’iniziativa dei Cercaluna assieme a Paolo Medeossi ed al Teatrino del Rifo, e fonda la collana di poesia «La barca di Babele» con il Circolo culturale di Meduno.
La pubblicazione di La misura dell’erba (Ignazio M. Gallino Editore, Milano 1998) e dei due volumetti in friulano Il me donzel (Boetti & C., Mondovì, 1999) e Amôrs (Campanotto Editore, Pasian di Prato, 1999) è quasi contemporanea e segnala l’affiancamento di un suo personale percorso in friulano all’esperienza poetica in italiano. Questa duplice produzione culmina con la plaquette Dittico (Liboà Editore in Dogliani, 2004) che ospita poesie sia in friulano che in italiano, con la quale vince il Premio Montale.
Da quel momento nascono le opere che più lo hanno reso noto a livello nazionale, come Assetto di volo (Crocetti, Milano 2006; Premio Nazionale Letterario Pisa 2006, Premio Bagutta 2007 sezione Opera Prima, Superpremio San Pellegrino 2007, Premio Speciale della Giuria Lagoverde 2010) e Mandate a dire all’imperatore (Crocetti, Milano 2010; Premio Viareggio-Rèpaci 2010 per la poesia).
Gli anni immediatamente successivi portano per Pierluigi Cappello un docufilm sulla sua vita, Parole povere diretto da Francesca Archibugi nel 2013, la raccolta quasi esaustiva delle sue poesie in Azzurro elementare. Poesie 1992-2010 (Rizzoli, 2013), ed il suo romanzo autobiografico Questa libertà (Rizzoli, 2013). Altre poesie usciranno nel 2016 con il titolo di Stato di quiete (Rizzoli, 2016) e, postume, in Un prato in pendio (Rizzoli 2018).
A fianco dell’attività poetica, Pierluigi ha occasionalmente scritto prose che sono state in parte raccolte nel volumetto Il dio del mare (Lineadaria, Biella, 2008) poi ripubblicato da Rizzoli nel 2015. Quella che è probabilmente la sua prima prosa pubblicata è proprio La mela di Newton, nell’antologia collettanea che l’editore Gallino decide di intitolare proprio come il suo racconto (La mela di Newton, Ignazio M. Gallino Editore, Milano 1999). Il Pierluigi ancora ventinovenne, in quello che dovrebbe essere un racconto, delinea già con precisa consapevolezza il suo manifesto di poetica, identifica l’origine del suo incontro con la poesia, e evidenzia alcuni punti fissi che attraversano tante delle sue opere.
La conferenza prende spunto da questo racconto per dialogare attorno alla poesia di Pierluigi Cappello, tra cui la questione dell’intuizione così limpidamente affrontata tramite l’episodio La mela di Newton.
Vincenzo Della Mea